
L’accudimento è una funzione naturale nelle relazioni familiari, ma cosa succede quando i ruoli si invertono e il bambino diventa il “genitore” di mamma o papà? Questo fenomeno, noto in psicologia come accudimento invertito (o parentificazione), può avere conseguenze profonde sul benessere emotivo di chi lo vive.
Cos’è l’Accudimento Invertito?
L’accudimento invertito si verifica quando un bambino assume responsabilità emotive o pratiche che normalmente spetterebbero agli adulti. Questo può avvenire per vari motivi:
• Un genitore emotivamente fragile o instabile che si affida al figlio per supporto psicologico.
• Difficoltà economiche o familiari che costringono il bambino a farsi carico di compiti domestici o di cura.
• Separazioni conflittuali o lutti che spingono il bambino a diventare il “confidente” del genitore.
Tipologie di Accudimento Invertito
1. Emotivo: il bambino diventa il sostegno psicologico del genitore, ascoltandone le preoccupazioni e rnendo conforto.
2. Strumentale: il bambino si occupa di mansioni pratiche come cucinare, badare ai fratelli più piccoli o gestire le responsabilità domestiche.
Quali Sono le Conseguenze?
A breve termine, il bambino può sentirsi importante e utile, ma nel lungo periodo può sviluppare:
• Ansia e senso di colpa per non riuscire a “salvare” il genitore.
• Difficoltà nelle relazioni perché abituato a mettere i bisogni degli altri prima dei propri.
• Problemi di autostima legati all’incapacità di vivere l’infanzia in modo spensierato.
Come Riconoscerlo e Intervenire
Se ti riconosci in questa dinamica o conosci qualcuno che la vive, è importante:
Prendere consapevolezza: l’accudimento invertito può sembrare normale, ma non dovrebbe esserlo.
Chiedere supporto: uno psicologo può aiutare a ricostruire confini sani e a elaborare il passato.
Coltivare il proprio benessere: imparare a prendersi cura di sé senza sentirsi in colpa è un passo essenziale.
L’infanzia dovrebbe essere un tempo di crescita e scoperta, non di responsabilità adulte. Riconoscere e rompere questi schemi è possibile, restituendo a ciascuno il ruolo che gli spetta.
Dott.ssa Feliciana Scarpa
Psicoterapeuta - Psicoterapeuta EMDR
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