Dott.ssa Feliciana Scarpa

7 nov 20193 min

Esaurimento emotivo

Aggiornato il: 13 nov 2019

Che cos'è l'esaurimento emotivo?
 

L'esaurimento emotivo è una condizione mentale ed emotiva spesso sottovalutata perché non presenta una precisa sintomatologia. Chi soffre di esaurimento emotivo avverte una stanchezza diffusa, una pigrizia generale che induce a non avere energie sufficienti per affrontare la giornata proprio come se non vi fosse una sufficiente capacità mentale di far fronte anche alle piccole sfide quotidiane. La dimensione emotiva, a differenza di quella fisica, che invia precisi feedback circa il nostro benessere, può infatti subire un lento ed inconsapevole deterioramento che porterà inevitabilmente a cronicizzare un malessere. Solitamente chi ne soffre sopravvaluta la propria capacità di farsi carico di responsabilità, conflitti e stress emotivi dimenticando quanto sia importante ritagliare spazi per sé in cui ricaricare le energie. L'esaurimento emotivo è uno stato di sovraccarico cognitivo ed emotivo di fronte allo stress che si può verificare se, per lunghi periodi di tempo, ci si sottopone a sollecitazioni quotidiane che ci portano a reagire come se fossimo dei robot programmati a risolvere, tollerare, mediare nei vari contesti di vita (lavorativo, familiare, di coppia).
 
Se si sottovaluta questa situazione le persone possono arrivare ad un collasso e un’inerzia che paralizzerà ogni aspetto della vita.
 

Quali sono le cause dell'esaurimento emotivo?
 

L’esaurimento emotivo può sorgere quando vi è uno sbilanciamento tra ciò che si dà e ciò che si ottiene. Le persone che ne soffrono sono generalmente molto empatiche e sensibili ed impiegano tante delle proprie energie per il benessere degli altri.

Si possono fare numerosi esempi per comprendere di cosa stiamo parlando:

  • Un contesto di lavoro frustrante, dove non si riceve alcuna gratificazione e che richiede un pieno coinvolgimento

  • Una famiglia i cui membri vivono molte difficoltà e richiedono molta attenzione

  • Una relazione conflittuale o problematica dove il partner è particolarmente richiedente.


 
Una persona empatica e sensibile sarà sempre disponibile e metterà in secondo piano i bisogni personali (così come gli altri si aspettano che faccia) senza che questa grande disponibilità sia riconosciuta e considerata sufficiente.
 

 
I primi sintomi di esaurimento emotivo
 

Esaurimento fisico: la persona si sente permanentemente stanca. Già al mattino vive una sensazione di fatica all’idea di affrontare la giornata.
 

Insonnia: la persona ha difficoltà a dormire a causa di un accumulo di ansia (non evidentemente manifesta) durante la giornata
 

Irritabilità: La persona è di cattivo umore e sensibile a qualsiasi critica o gesto di disapprovazione.
 

Mancanza di motivazione: la persona che soffre di esaurimento emotivo tende ad agire sempre più frequentemente in maniera meccanica con un’evidente perdita di interesse ed entusiasmo per le attività precedentemente apprezzate.
 

Distanziamento emotivo: le emozioni sono sempre più piatte, come se vi fosse una specie di “anestesia emotiva”

Perdita di memoria: una saturazione di informazioni e/o stimoli provoca frequenti sviste e può capitare che si dimentichino facilmente le piccole cose.
 

Difficoltà a pensare: la persona è facilmente confusa. La minima attività richiede tempo e una maggiore concentrazione
 

Come uscire dall'esaurimento emotivo?
 

Il modo migliore per superare l'esaurimento emotivo è ovviamente riposare. È importante trovare un po’ di tempo libero per rilassarsi e svolgere attività piacevoli e gratificanti. E’ sempre consigliabile concedersi delle brevi pause e delle vacanze per interrompere la routine quotidiana e ricaricare la mente ed il corpo. Importante è provare ad avere un atteggiamento diverso nei confronti degli obblighi quotidiani. Ogni giorno deve includere tempo dedicato agli impegni, ma anche momenti di piacere per sé. È essenziale imparare a lasciare da parte il perfezionismo e il bisogno di dover gestire tutto e ritagliarsi uno spazio di tempo, che sia anche vuoto, per riposare e fare delle attività rilassanti. Avere consapevolezza di sé e della propria stanchezza è un primo passo verso un maggior benessere. Sarà necessario, per tornare a godere pienamente della propria quotidianità, cominciare ad esplorare nuovamente i propri pensieri e proiettare la mente verso qualcosa che si allontani dal registro del fare per dar spazio ai propri desideri e bisogni.

Dott.ssa Feliciana Scarpa - Psicologa e Psicoterapeuta Milano

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