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L’Effetto Stroop: un test sulla capacità attentiva e cognitiva

Immagine del redattore: Dott.ssa Feliciana ScarpaDott.ssa Feliciana Scarpa

Effetto Stroop


L’effetto Stroop è un fenomeno psicologico che dimostra l’interferenza tra due processi cognitivi automatici: la lettura e il riconoscimento del colore. Fu scoperto dallo psicologo John Ridley Stroop nel 1935 e viene comunemente utilizzato per studiare l’attenzione, il controllo inibitorio e la velocità di elaborazione delle informazioni.


Cos’è l’Effetto Stroop?

Quando leggiamo una parola, il nostro cervello tende a elaborarla automaticamente senza sforzo. Tuttavia, se il colore della parola è diverso dal suo significato, il tempo di reazione aumenta e si verifica un’interferenza cognitiva.


Ecco un esempio classico:

ROSSO → scritto in blu (la risposta corretta è “blu”)

VERDE → scritto in rosso (la risposta corretta è “rosso”)

BLU → scritto in giallo (la risposta corretta è “giallo”)


Se ti chiedo di leggere semplicemente le parole, lo farai rapidamente. Ma se ti chiedo di dire ad alta voce il colore dell’inchiostro in cui sono scritte, noterai un rallentamento e possibili errori. Questo accade perché la lettura è un processo automatico, mentre identificare il colore richiede un maggiore controllo cognitivo.


Cosa misura il test di Stroop?

Il test di Stroop viene utilizzato in psicologia clinica e neuroscienze per valutare diverse funzioni cognitive, tra cui:

• Capacità di attenzione selettiva → la capacità di focalizzarsi su uno stimolo ignorandone un altro.

Inibizione della risposta automatica → il controllo dell’impulso a leggere la parola invece di dire il colore.

Flessibilità cognitiva → l’abilità di adattarsi a compiti con regole diverse.


In ambito clinico, viene usato per studiare disturbi come il deficit di attenzione (ADHD), la schizofrenia e il declino cognitivo nelle malattie neurodegenerative (es. Alzheimer).


Perché è Importante?

L’effetto Stroop ci mostra come il nostro cervello gestisce le interferenze e il controllo dell’attenzione. È un ottimo esempio di come processiamo le informazioni in modo automatico e volontario, e di come le nostre funzioni esecutive lavorano per filtrare le distrazioni e prendere decisioni rapide.


Dott.ssa Feliciana Scarpa

Psicoterapeuta - Psicoterapeuta EMDR

 


 

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