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Disturbo di Panico ed EMDR

Immagine del redattore: Dott.ssa Feliciana ScarpaDott.ssa Feliciana Scarpa

Aggiornamento: 18 feb


Disturbo di Panico ed EMDR


Il disturbo di panico è una condizione caratterizzata da attacchi improvvisi e intensi di paura, accompagnati da sintomi fisici quali palpitazioni, sudorazione, tremori e difficoltà respiratorie. Questi episodi, spesso inaspettati, possono generare un’ansia anticipatoria così forte da influire significativamente sulla vita quotidiana, spingendo il paziente ad evitare situazioni o luoghi che teme possano innescare nuovi attacchi.


La natura del disturbo di panico non si riduce solamente agli aspetti fisici, ma coinvolge profondamente anche le emozioni e i ricordi legati a esperienze passate, che possono alimentare e mantenere lo stato di ansia. È in questo contesto che il percorso psicoterapeutico individuale si rivela fondamentale, offrendo un ambiente sicuro e strutturato in cui il paziente può esplorare e rielaborare le proprie esperienze emotive.


Uno degli strumenti utili e versatili che può essere integrato in un percorso di psicoterapia è l’EMDR (Eye Movement Integration and Reprocessing). Questo metodo è studiato per lavorare specificamente su quei ricordi o schemi emotivi che, pur essendo lontani nel tempo, continuano a influenzare negativamente l’equilibrio emotivo del paziente.


Come l’EMDR supporta il percorso terapeutico:


1. Creazione di un Ambiente Sicuro e di Sostegno:

Ogni percorso psicoterapeutico inizia con una fase di accoglienza e preparazione, durante la quale il terapeuta stabilisce un clima di fiducia. In questo ambiente, il paziente impara tecniche di autoregolazione che lo aiutano a gestire eventuali tensioni emotive che potrebbero emergere durante il percorso.

2. Identificazione del Ricordo o dell’Esperienza Chiave:

Il terapeuta, insieme al paziente, individua l’esperienza o il ricordo che sembra alimentare l’ansia e contribuire agli attacchi di panico. Questo “target” diventa il punto focale su cui concentrare il lavoro terapeutico.

3. Rielaborazione Attraverso Stimolazioni Bilaterali:

Mediante stimolazioni bilaterali — che possono essere movimenti oculari, suoni o tocchi alternati — il paziente viene guidato nel processo di rielaborazione del ricordo target. Questo metodo favorisce la riorganizzazione delle informazioni, aiutando il cervello a integrare l’esperienza in maniera meno destabilizzante e a depotenziare il suo impatto emotivo.

4. Rafforzamento di Risorse e Convinzioni Positive:

Contestualmente al lavoro sul ricordo problematico, il percorso prevede l’installazione e il potenziamento di risorse interne e convinzioni positive. In questo modo, il paziente sviluppa strategie efficaci per fronteggiare lo stress e ridurre la vulnerabilità agli attacchi di panico in futuro.

5. Monitoraggio del Percorso e Integrazione del Lavoro Terapeutico:

L’EMDR viene integrato in modo fluido nel percorso psicoterapeutico complessivo, con costante monitoraggio dei progressi. Le sessioni successive permettono di valutare l’efficacia dell’intervento e di individuare ulteriori aspetti su cui lavorare, se necessario.


Dott.ssa Feliciana Scarpa

Psicoterapeuta - Psicoterapeuta EMDR

 


 

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